Tre lievitati iconici, ma chi è nato per primo?
Nel mondo dei dolci, tre giganti si ergono come protagonisti indiscussi delle nostre tavole: il Babà, il Panettone e il Pandoro.
La saga inizia nel XVIII secolo con il Babà, un dolce nato da un colpo di fortuna degno di un romanzo. Re Stanislao Leszczyński, in esilio, si trovò tra le mani un dolce secco e un po' di rum versato per sbaglio. Il risultato? Il Babà, un dolce regale che ha conquistato Napoli con la sua irresistibile bontà.
Con l’avvento del XIX secolo, fa il suo ingresso il Panettone, una leggenda milanese che narra di un giovane sguattero, Toni, che creò il "pan di Toni" per la corte di Ludovico il Moro. Da un impasto semplice e genuino nacque un dolce che oggi è sinonimo di Natale.
E poi c'è il Pandoro, il più giovane del trio, ma non per questo meno glorioso. Dalla sua città natale, Verona, si è diffuso nel tardo XIX secolo grazie all'ingegno di Domenico Melegatti. Con la sua forma a stella e la morbidezza burrosa, il Pandoro è diventato rapidamente una star delle festività.
Ecco, il Babà, il Panettone e il Pandoro rappresentano tre epoche diverse e tre stili di dolci che raccontano la storia dell'arte pasticcera. Da un impasto con il rum che ha sfidato il tempo, a un pane dolce nato dall'inventiva di un giovane milanese, fino al soffice e burroso Pandoro che illumina ogni tavola natalizia. In ogni morso c'è una storia, una tradizione e una passione che ci ricordano quanto questi dolci siano ormai parte della nostra cultura.
Le ricette dei tre lievitati