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Cina e Tibet (eps. 9) Datong

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Cina e Tibet  (eps. 9) Datong Giorno 10: 1) il soft sleeper é effettivamente più comodo. Così in questo viaggio verso Datong, finalmente, dormo. La mattina, la luce si accende alle 5:20. Tutti e 4 ci guardiamo in cagnesco per capire chi è che ha svegliato tutti gli altri 45 minuti prima dell'arrivo. Ma la colpa è del capotreno. Che passa e apre pure la porta (già, le soft sleeper hanno pure la porta). Infame. Come promesso da Mr. Gao, un tassista ci aspetta fuori dalla stazione di Datong. Ci sono 15 gradi e ho ancora sonno. Il tassista ci porta prima in un albergo. Vuoi vedere che per 300 yuan, Mr. Gao mi fa fare una doccia? E invece no. Restiamo nella hall, senza WiFi, né caricabatterie fino alle 8, quando ci rivediamo con l'autista. Ci aspettano le grotte di Yungang. Ci rivediamo alle 11, dice il tassista. Facciamo 10:30. Nel frattempo, Margherita va a buttare la spazzatura nel cestino più lontano. Il tassista mi chiede perché. Gli rispondo Tang (donne). Ride di

Cina e Tibet (eps. 8) Pechino

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Cina e Tibet  (eps. 8) Pechino Giorno 9: 1) Oggi ce la prendiamo comoda. Per fortuna I biglietti della cittá proibita giá li ho comprati prima di partire. Scendiamo e ci avviciniamo a Qianmen. È una giornata calda. Si forma una coda per il  sottopassaggio, poi s'ingrandisce per I controlli di sicurezza, ci deviano sul marciapiede di fronte, altro sottopassaggio, saliamo. Quasi non riusciamo a uscire. Altro controllo. La fila diventa enorme. Si forma una calca di persone. Siamo dall'altra parte di piazza Tiananmen. Scorgo la fila per il mausoleo di Mao. Non si vede la fine. La piazza piú grande del mondo è un tappeto umano, fatto di persone di ogni razza ma I cinesi la fanno da padrone. I loro gruppi turistici sono ovunque. Non possiamo entrare nel mausoleo di Mao. Si rischia mezza giornata. Attraversiamo. Con Margherita, proviamo a tenerci per mano ma è impossibile. Il contatto tra noi sono delle dita su uno zaino. A volte, tocco la bottiglia che ha sul lato del suo z

Cina e Tibet (eps. 7) Grande Muraglia di Mutianyu

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Cina e Tibet  (eps. 7) Grande Muraglia di Mutianyu Giorno 8: 1) Mutianyu: Sveglia di buon mattino per evitare di prendere il taxi (costo 700 yuan) e andare alla Grande Muraglia di Mutianyu. Prendiamo la linea 2 della metro e scendiamo a Dongzhimen. Da lí cerchiamo di trovare delle facce europee. Ed ecco 2 ragazzi francesi. Li seguiamo. Prendiamo il 916 per Huairou alle 8 (12 yuan). Uno dei due sembra ben preparato sul tragitto. Ci accordiamo per condividere il taxi e mi addormento. Vengo svegliato da una voce Huairou, Huairou, Mutianyu...I ragazzi scendono e li seguiamo. È la fregatura che avevo letto e noi ci siamo cascati. I tassisti abusivi ti fanno scendere prima apposta per accaparrarsi I clienti. Lo capisco solo io, perché ci chiede 120 yuan. Possiamo scendere. Il francese dice 100. Ma vaff. Che pollastri sti galletti. Arrivati al ticket office, il taxi dice che ci aspetterá. Il francese concorda. Cugini, fate quello che vi pare ma per noi finisce qua. Al ticket office,

Cina e Tibet (eps. 6) Lhasa-Beijing

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Cina e Tibet  (eps. 6) Lhasa-Beijing Giorno 7:  Oggi è la giornata della buon educazione e della sinceritá. Salutiamo Lhasa di buon mattino anche se l'autista arriva comodamente con 10 minuti di ritardo. Tanto mica deve partire lui. In aeroporto, Lobsang ci accompagna fino ai controlli. Ce la facciamo. Aveva ragione. In 20 minuti facciamo biglietti e controlli e siamo al gate, quello sbagliato peró, perché Lobsang s'è confuso, ma fa nulla. Ci richiama dalla fila e andiamo a quello giusto. Kalii shu Lhasa, Niao Beijing. Resta il rammarico di aver vissuto sí un mondo mistico ma in una cittá che si scontra con la quotidianitá. Fatta di posti di controllo continui, per entrare ovunque, anche per I tibetani, ronde della polizia e dell'esercito, di una posizione predominante dei cinesi han, che posseggono quasi tutti I negozi, sui tibetani. Partiamo alle 9:20 con Air China e il volo arriva alle 13:15 a Pechino. Siamo separati, cosí chiediamo ad alcune persone di fare a

Cina e Tibet (eps. 5) Yamdrok lake (4441 mt)

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Cina e Tibet  (eps. 5) Escursione allo Yamdrok lake (4441 mt) Giorno 6:  Ci svegliamo a Lhasa, la mattina comincia male con una mail di lavoro, alla quale rispondo via Sms. Oggi si parte per l'escursione allo Yamdrok lake (4441 mslm), uno dei 3 laghi sacri. Per prima cosa, contratto con Lobsang l'orario di partenza. Lui è convinto che partendo 2 ore prima per l'aeroporto, con un'ora di tragitto di mezzo, si riesca ad imbarcarsi. Lhasa has a small airport. Sará, ma riesco a convincerlo di partire mezz'ora prima. Proseguiamo il tragitto di 3 ore verso il lago, risalendo il corso del fiume Lhasa che in India diventa il celebre Brahmaputra. Ci fermiamo per una foto e vengo subito cazziato per essere inciampato su un cumulo di pietre. Sono richieste alle divinitá. Come in Perú. Il desiderio non sará esaudito ed io saró maledetto. Ne sono certo per quello che mi accadrá dopo. Iniziamo la lunga salita verso il Kampala pass(4900 mslm) e il nostro aut

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