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Cina e Tibet (eps. 10) Pingyao-Xi'an-Zhangjiajie

Cina e Tibet  (eps. 10)
Pingyao-Xi'an-Zhangjiajie





Giorno 11

1) l'albergo in Pingyao è carinissimo. Abbiamo un letto tradizionale in stile kang. Inoltre, ci sono venuti a prendere gratis alla stazione di notte. Il bagno ha una lampada abbronzante al posto della luce. La doccia, come sempre, è un buco e una fontana nel bel mezzo del bagno senza separazioni dal resto del mobilio. Ci verranno a prendere alle 12:30 perché partiamo da Pingyao gucheng alle 13:50. Viene un taxi (30 yuan). Provo a convincere la proprietaria che la camera includeva il trasporto gratis per le stazioni. Non ci riesco.


Visitiamo Pingyao. Ossia la Cina che tutti abbiamo in mente. Mi ricorda Santorini. Per lo stereotipo. Tetti spioventi, vicoli stretti, biciclette, botteghe artigiane. Tante Lanterne rosse. Come nel celebre film. Che infatti è ambientato qui. Anche l'atmosfera della nostra casa a corte, lo ricorda da vicino. Compriamo I biglietti cumulativi e partiamo per la visita.

Il museo Rishengchang è piacevole. È la piú antica banca di cambio della Cina. Prima era una tintoria. Pingyao in epoca Qing era un centro florido. Forse la posizione a metá strada tra Beijing e Xi'an le giovava. Finí nel dimenticatoio nel Novecento e fu la sua fortuna. Se oggi è una bomboniera è perché qui gli urbanisti maoisti non volevano perderci tempo.C'è anche un'esperienza di realtá virtuale nel museo.




Vediamo la torre, il Tempio del Dio della cittá, il Tempio di Confucio con il padiglione Daicheng del XII secolo. Qui facciamo colazione in in bel caffè. Un menú ricco. chinese breakfast? NO. Snack? NO. Dessert? NO. Fai tu. Prendiamo dei sandwich. Infine, le mura. Originali e suggestive. Torniamo in tempo. Margherita va in bagno mentre io mi aggrappo al wifi. La proprietaria cinese l'accompagna. European bathroom. E-U-R-O-P-E-A-N. Toilet. Capito? So che ce li avete. Immagino la scena e rido. Alla fine la spunta. Potrá evitare la turca. Ma la cinese ride e deve dirlo subito al custode. Ride pure lui. Ci regalano un succo. Sembra arancia,ma il sapore è strano. C'è altro dentro.





2) Pingyao ha anche un'altra caratteristica. Le zanzare sono fameliche. La notte mi ero salvato bagnandomi nel repellente. Stamattina l'ho lasciato in borsa. Il treno veloce per Xi'an è comodo. Anche in seconda classe, sedili larghi. Si possono stendere I piedi. Il paesaggio è bello. Attraversiamo il fiume giallo. Una delle culle della civiltá. Il colore è quello, peró. Io mangio I noodles in scatola comprati a Pingyao. In 3 ore arriviamo. Alla stazione di Xi'an nord (xi'an bei. Ormai capisco alcuni ideogrammi. Come il triangolo su un un quadrato che indica il binario o una specie di lambda con accanto un quadrato cioè ingresso) ci mettiamo in coda e prendiamo il taxi. Il nostro autista capisce e ci porta all'aeroporto terminal 3. Ci chiede del volo. Offre solo a me una sigaretta nonostante la scritta NO SMOKING. Arriviamo in mezz'ora. 87 yuan da tassametro. No sono 145. Perché? Boh. Peró è piú coerente con I 166 del primo giorno. Sono 2 taxi ufficiali, comunque. Alle 18:30 siamo al gate. Tutto liscio. Tanto che ho fame e mangio dei ravioli con altri piatti non meglio identificati. Alle 21:45 partiamo per Zhangjiajie. Siamo I soli occhi non a mandorla sul volo.





3) ma la giornata non era finita qui, come erroneamente pensavo. Atterrati a Zhangjiajie, arriviamo ai taxi. Mostro la prenotazione in cinese e si crea un capannello. Nel frattempo, I tassisti caricano gli avventori cinesi. A noi no. Finché non arriva uno che dice ok hallo. 50 yuan. Saliamo in auto. Gli indico il tassametro. M'incazzo. Scende a 30. La sensazione che sia tutto organizzato è forte. Infatti, l'ostello è a soli 6km dall'aeroporto. Arrivati nei pressi, il tassista non trova la traversa perché è chiusa. Chiama il proprietario che ci viene a prendere. Finita? Ma certo che no. Dice che hanno un problema con le fogne. E che dovremo dormire in un altro albergo per questa notte. Che si trova di fronte. Andiamo. La sensazione è subito spiacevole. Le camere hanno tutte la turca. Siamo stanchi e va bene così. Margherita va in bagno e urla. Ad accoglierla c'è una blatta orientalis. Chiamo di nuovo il proprietario. Non fa una grinza e ci lava il bagno. Gli dico che vogliamo cambiare stanza. Saliamo di un piano. La sensazione che abbiamo addosso ci fa dormire vestiti. In gran bel benvenuto Zhangjiajie.



Prossimo episodio:
Cina e Tibet   (eps. 11)
Zhangjiajie

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