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Cina e Tibet (eps. 12) Zhangjiajie-Changsha-Guilin

Cina e Tibet   (eps. 12)
Zhangjiajie-Changsha-Guilin

 

Giorno 13

1) Sveglua di buon ora per andare a visitare la montagna Tianmen e poi prendere il treno alle 14:14 per Changsha dove prenderemo il notturno per Guilin. Alla montagna Tianmen si accede o con andata in funivia (la piú lunga del mondo) e ritorno in autobus per la strada dei 999 tornanti (una delle piú pericolose del mondo) o viceversa (258 yuan).



Noi volevamo vedere l'essenziale e la strada volevo evitarla ma non è possibile. Andiamo controcorrente ai cinesi e prendiamo la funivia per le 8:30. Scenderemo in autobus e che Buddha ci accompagni. In mezz'ora copriamo I 1500 metri di dislivello e siamo in cima alla montagna. La funivia è a dir poco spaventosa. Sotto c'è il vuoto.



Almeno 500 metri. In cima c'è un cartello con tante facce giovani su. Il sito è infatti tappa di amanti di sport estremi, ma l'effetto è quello di un necrologio. La nebbia è tanta, ma qualcosa si vede. Prendiamo subito la west lane per andare sul glass sky walk (5 yuan), un ponte di vetro di 50 metri da attraversare con dei copriscarpe conficcati nella parete della montagna. I cinesi non si avvicinano alla ringhiera. Noi invece si. Sará, ma a me terrorizza piú il percorso ordinario, con la ringhiera traforata. La mia paura è che mi cada lo smartphone e senza google translate siamo finiti. Fatto il ponte di vetro, torniamo indietro per la East line. Tutto è ben segnalato. Alle 9:15 siamo alla scala mobile che porta alla cavitá nella montagna.  Nel frattempo dalla nebbia sbuca uno con un'ascia in meno. Il serial killer del Tianmen shan?Comunque.



Pare che in alcuni anni dal buco enorme scenda acqua. La scala mobile apre alle 9:30. Chiede di visitare prim il tempio prima di andarsene. Ma per chi ha tempo. Se lo scrivono anche in cinese è perché  la vocazione scarseggia. Ci mettiamo 15 minuti a scendere. Arrivati all'enorme buco, non riusciamo a vederla. Per forza, ci siamo dentro.



È enorme. Impressionante. Fatte le foto di rito, anche con la cascata naturale alla sinistra del buco, scendiamo le ripidissime scale. Il brusio dei turisti viene di tanto in tanto interrotto da un ooooh. Sono degli sportivi estremi che si lanciano dalla sommitá della cima e scompaiono nella nebbia. Chi si lancia con la tuta alare, chi in parapendio. Prendiamo l'autobus per scendere. Sono le 10:30. Con noi salgono anche 2 cinesi. Preghiamo che sia salito anche Buddha con noi.



Che sia salito poi non lo so. Certo è che l'autista del minibus è stato preso dall'anima di Valentino Rossi. Accelera tra un tornante e l'altro, stacca e si piega con il corpo come in motogp. È convinto che deve andare a prendere Marquez. Noi stiamo per vomitare. Lui nei tornanti pari fa gargarismi e sputa fuori dal finestrino. Io sono proprio dietro di lui e ogni volta mi piego. In quelli dispari, il cinese, sedutosi proprio dietro di me, tossisce.



Non ricordo mezzo di trasporto, bus, metro, funivia, taxi, treno, aereo, pedaló in cui non ci sia un cinese che stanutisce, tossisce, sputa. Terminata la discesa libera e insieme ad essa I santi a cui votarsi. Cambiamo autobus. Questo è invece tranquillo. Alle 11:30 siamo in ostello. Vivi.

2) Alle 14:14 prendiamo il treno per Changsha. Il percorso è molto bello, lungo il fiume Zi. Il treno peró è scomodo. Sedili rigidi. Di fronte a noi, una madre e una figlia mangiano, senza soluzione di continuitá, semi di zucca e zampe di pollo piccanti. In un'ora e mezza,il vassoio per I rifiuti è stracolmo. Mi fanno venire il voltastomaco.

3) La stazione di Changsha lascia molto a desiderare. Eppure la cittá è grande. Una sola sala d'attesa e annunci solo in cinese. C'è la guerra per caricare I cellulari. Finalmente, all'annuncio di un treno, si libera qualche porta Usb. Una è rotta,ma io riesco a caricare. Lo dico al primo che si avvicina. Dal secondo in poi mangio I miei noodles in scatola e mi gusto la scena di decine di cinesi che infilano il caricabatterie nella presa usb rotta per poi toglierlo.

4) Treno notturno per Guilin. Partenza ore 21:05, ma partirá in ritardo. Arrivo ore 4:05 a Guilin nord, ma arriverá in anticipo. Soft sleeper a sto giro, dopo la felice esperienza del treno per Datong. Nella nostra cuccetta c'è solo un cinese. A terra c'è una discarica. Tante semi di prugna, parti di melone. Metti le valige in alto, mi fa. Non ci penso proprio. Tutte le lenzuola sembrano giá usate. Sul mio letto il cuscino non c'è. L'aveva preso lui. Che cortese che è, me lo ridá, dopo averlo usato. Vabbè cerchiamo di dormire lo stesso.


Prossimo episodio:
Cina e Tibet   (eps. 13 )
Guilin - Ping'an





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