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No nucleare, no carbone Monaco si riscopre ecologica

Da un articolo de "la repubblica" si legge: " La capitale della Baviera vuole convertire la copertura del suo fabbisogno di energia: dal 2015 le utenze private, dal 2025 anche quelle industriali e commerciali  dal corrispondente ANDREA TARQUINI BERLINO - No al nucleare, no al carbone: siamo una metropoli tra le più moderne del mondo, vogliamo diventare una metropoli che usa e consuma solo energia ecologica, da fonti rinnovabili: eolica, solare, idroelettrica. La scelta è di Monaco di Baviera, la postmoderna, iperindustriale e ricchissimacapitale bavarese. La quale ha deciso di approfittare del prossimo addio al nucleare per convertire a fondo la copertura del suo fabbisogno d'energia: prima, cioè dal 2015, la totalità delle utenze private, poi dieci anni più tardi, dal 2025, anche quelle industriali e commerciali dovranno ricevere dall'azienda dell'energia elettrica cittadina, la Stadtwerke Muenchen (SWM) soltanto energia ecologica. E' una scommessa nuova

Gli Ebrei e la Palestina

Gli Ebrei giungono in Palestina circa 1500 anni prima della nascita di Cristo,nel corso di questo periodo avevano conosciuto la schiavitù in paesi stranieri;comunque erano riusciti a costituirsi una forte coscienza nazionale sulla base di una salda convinzione di essere il popolo eletto di Dio e nel corso dei secoli avevano sviluppato una peculiare cultura dell’esilio e del ritorno. Tale cultura si era mantenuta intatta anche dopo che i Romani tra il 70 d.c, distruzione di Gerusalemme,sotto l’imperatore Tito della dinastia dei Flavi ed il 135 d.c, rivolta di Bar Kocheba avevano definitivamente condannato il popolo ebraico ad abbandonare la Palestina costringendolo a disperdersi nel bacino del mediterraneo:comincia cosi’ la Diaspora ,destinata a protrarsi per quasi 2000 anni. Con il tempo gli Ebrei persero l'originaria identita' fondendosi con gli altri popoli,mentre la maggior parte di essi si organizzo` in comunita` separate continuando a praticare il culto dei loro padri

LE INVENZIONI

Fornello solare, lavatrice a noci così la casa diventa "verde" Ecco le sette idee più ingegnose per coniugare utilità domestiche e minimo impatto ambientale di SARA FICOCELLI Casa pulita vuol dire anche risparmio e produzione di energia. In tutto il mondo, è un fiorire di concorsi, e quindi di idee. Ne abbiamo scelte sette molto innovative. Il fornello solare. A infilare il sole in una scatola non ci aveva mai pensato nessuno. C'è riuscito Jon Bohmer inventando Kyoto Box, il fornello a energia solare che gli è valso il primo premio del Climate Change Challenge 2009, il concorso per l'invenzione più "eco" organizzato dal Forum for the future. Il fornello (costo di realizzazione: 5 dollari) è di piccole dimensioni, produce calore grazie all'energia solare e sarà utilissimo a quei due miliardi di persone che vivono al limite della sopravvivenza e hanno il sole come unico patrimonio. Permetterà loro di disinfettare l'acqua e renderla potabile, riscaldars

Cambiano i confini con la Svizzera

Le linee stabilite nel 1861 andranno modificate in base al movimento dei ghiacci sulle vette. Il Parlamento autorizzerà una commissione mista per definire la nuova frontiera di VINCENZO NIGRO Per millenni la natura ha imposto la sua legge all'uomo. Poi l'uomo ha iniziato a modificare la natura, a imporre che le sue ragioni contribuissero a modificare il mondo. Spostando il corso dei fiumi, bucando le montagne, rimuovendo o costruendo intere isole. Ogni tanto la natura si vendica, e impone all'uomo di cambiare molte cose. Anche i confini tra gli Stati. Ma siccome per cambiare i confini bisogna modificare i trattati, adesso la natura cambia le Leggi degli Stati, quelle votate dai Parlamenti. Italia e Svizzera si preparano a cambiare i loro confini perché il riscaldamento climatico sta sciogliendo i ghiacciai. E in alta quota, se cambiano i profili dei ghiacciai, cambiano le linee che dividono uno Stato dall'altro. Tutti sanno che i ghiacciai si ritirano, si riducono: l

Appennino, i torrenti inghiottiti dagli scavi dell'Alta velocità

Viaggio nel Mugello dove il sistema idrico è stato distrutto e le falde sono precipitate di centinaia di metri. Dove un tempo proliferavano trote, gamberi e vegetazione protetta ora ci sono solo profondi canyon dall'inviato PAOLO RUMIZ SAN PIERO A SIEVE - Non servono sismografi per capire dove passa il tunnel dalla Tav tra Bologna e Firenze. Basta seguire una traccia di foreste rinsecchite, alvei vuoti, macerie. Persino i cinghiali rifiutano di vivere lassù. Sopra la "grande opera" esiste una scia di "grandi disastri" che la segnala fedelmente. L'abbiamo percorsa, verso Nord, e per capire ci è bastata la parte toscana. Il Mugello, snodo cruciale dello scavalco appenninico. I danni li hanno appena quantificati i giudici: 150 milioni di euro solo per lo smaltimento abusivo dei terreni di scavo. Poi vengono i cantieri abbandonati, le cave e le frane. Il peggio è il sistema idrico distrutto: per ripagarlo non basterebbe una mezza finanziaria. Fra 750 milioni e u

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