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Si allo sbarramento del 4% per L'Europee

Da Gazzetta del Sud del 29.1.09. Da martedì la legge alla Camera. C'è l'ok di Pd, IdV e Udc: si bruceranno le tappe Europee, sbarramento al 4% Tutti d'accordo. inedito accordo tra maggioranza e opposizioni per l'introduzione della sola soglia di sbarramento del 4%. Martedì 3 febbraio l'aula della Camera inizierà l'esame della legge che, entro la settimana, verrà approvata per poi passare al Senato. Fuori dal "Palazzo" gridano all'inciucio "golpista" i piccoli partiti, quelli della sinistra e quelli della destra, gli agnelli sacrificali dell'accordo. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Elio Vito ha concluso il suo giro di consultazioni con i gruppi parlamentari per verificare se ci fosse l'accordo su una legge che introduca solo la soglia del 4%, lasciando intatte le preferenze. E, dopo il sì incassato martedì da Pd e IdV, e il "nulla osta" dell' Udc, in mattinata ha incontrato Lega e PdL. Anche dai due grupp
Oltre l'80 per cento delle emissioni di inquinanti "ad effetto serra" e piu' del 90 per cento delle emissioni all'origine del fenomeno dell' "acidificazione" sono state generate dalle attivita' produttive, mentre quasi il 20 e' attribuibile alle attivita' e ai comportamenti quotidiani delle famiglie.  I dati della rilevazione riferita al periodo compreso tra il 1990 e il 2006 sono stati resi noti dall'Istat. L'elemento piu' preoccupante e' che la ricchezza generata dalle attivita' manifatturiere, in particolare il settore agricoltura ed energetico, in termini di creazione di valore ed occupazione, non e' in grado di compensare i danni procurati alla salute e all'ambiente. Tra le attivita' produttive che piu' contribuiscono alle emissioni di inquinanti figurano le attivita' manifatturiere, da cui proviene il 27,1 per cento delle emissioni complessive di gas ad effetto serra, il 18,6 per cento del tot

Siamoltre un miliardo di navigatori in internet

Sottopongo alla vostra attenzione quest'articolo per comprenderemelio l'importanza che avrà il web e quindi la web tv nel nostro futuro: WASHINGTON - Il mondo è sempre più online: per la prima volta, il numero di utenti ha superato quota un miliardo, circa della popolazione mondiale. La Cina e gli Stati Uniti sono i paesi in cui si trovano il maggior numero di navigatori, ma in generale è il versante pacifico dell'Asia a fare la parte del leone: il 41% degli accessi al web avvengono da lì. A proclamare il superamento del traguardo del miliardesimo internettiano è stata la società specializzata comScore, che si occupa di studiare il traffico sulla Rete. Secondo i ricercatori, l'evento è avvenuto nel mese di dicembre e rappresenta - nelle parole del presidente di comScore, Magid Abraham - "una significativa pietra miliare nella storia di Internet". Il miliardo di utenti è un'altra testimonianza, per Abraham, dell'esistenza di una "comunità globale

la recessione economica italiana secondo la stampa spagnola

Secondo i dati della Commissione Europea, la recessione economica continuerà a colpire duramente l'Italia, con una diminuzione della produzione di beni e servizi del 2% rispetto allo scorso anno. In tal modo l'Italia, la cui economia l'anno scorso si è contratta dello 0,6%, quest'anno non solo continuerà a sprofondare nella recessione, ma vedrà peggiorare sempre di più la situazione. Sebbene alcuni indicatori, quali la disoccupazione, siano significativamente migliori rispetto a quelli di altri stati membri dell'Unione Europea, la diminuzione della domanda internazionale ha penalizzato molto l'Italia, sesto paese maggior esportatore al mondo. In pieno tsunami economico globale, le grandi case automobilistiche come la Fiat vendono meno, la compagnia aerea Alitalia si dissangua in continui scioperi e le imprese familiari, come quella di design 'Pininfarina', sono perseguitate dai debiti. Tra i paesi dell'UE, oltre all'Italia, anche l'Irlanda ve

L'altra faccia delle Maldive: ecco l'isola pattumiera

A quanto pare non siamo gli unici a non reciclare! leggete qust'articolo. Un'isola di immondizia cresciuta dentro un paradiso tropicale che ora rischia di offuscare la bellezza incontaminata dell'arcipelago delle Maldive. Si chiama Thilafushi ed è l'atollo meno noto, più chiacchierato e più inquinato dell'intera repubblica. Nata per volere del governo locale da un progetto del 1991 e realizzata sulla laguna omonima nel 1992, oggi l'isola artificiale che fa parte dell'atollo di Kaafu e che dista solo sette chilometri dalla capitale Malè è diventata l'isola dei rifiuti più grande del mondo. GUARDA LE IMMAGINI Uno scandalo ambientale a lungo tenuto all'oscuro dei media: se ne parla grazie ad un recente articolo pubblicato sul quotidiano inglese The Guardian e alle campagne di sensibilizzazione promosse dell'Ong locale Blue Peace. Thilafushi è una lingua di terra sottile immersa nell'oceano cristallino che si estende per una lunghezza di sette c

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